lunedì 2 luglio 2012

Avellino:inizia la raccolta firme di CasaPound Italia contro Equitalia

I militanti dell’associazione stanno portando avanti una campagna di informazione finalizzata a rendere noti i comportamenti scorretti perpetrati da Equitalia. “Nel corso dei prossimi mesi, verranno distribuiti in tutta la città dei volantini informativi sui motivi per i quali stiamo protestando - afferma la nota del direttivo provinciale di CasaPound Avellino - Equitalia in appena 5 anni ha raddoppiato gli incassi e nel 2009 circa l’80% delle entrate è arrivato da piccolissimi contribuenti. Persone con le quali Equitalia fa cassa iscrivendo ipoteche sulle loro abitazioni anche per importi inferiori agli 8.000 euro, lasciando così migliaia di famiglie di fronte ad un bivio drammatico: finire nelle mani degli usurai oppure perdere la casa all’asta giudiziaria”.“Inoltre - prosegue la nota - Equitalia persiste a pignorare beni strumentali e crediti alle imprese. Ma come pensa di riscuotere da un’impresa se le tolgono gli strumenti di lavoro? E che fine faranno i lavoratori? A ciò aggiungiamo anche altri due aspetti, grotteschi: Equitalia applica il tasso medio applicato dalle banche sui prestiti (quindi molto più alto) incassando interessi pesantissimi e, inoltre, preferisce vessare chi magari ha poco da pagare ma ha qualche bene da pignorare piuttosto che i veri delinquenti, cioè i milionari che però hanno nascosto i propri beni. E per il futuro c’è un altro rischio: è stata concessa la possibilità ad Equitalia di effettuare indagini finanziarie, così nel tempo potrebbe vedersi riconosciuto il potere di pignorare direttamente i conti correnti senza preavvertire il contribuente”.“CasaPound Italia – conclude la nota del direttivo provinciale - non è dalla parte degli evasori fiscali, anzi, siamo sempre stati convinti che l’evasione fiscale sia una vera piaga sociale che va combattuta in modo serio e inflessibile. Ma ciò non ci impedisce di notare che nella riscossione coattiva delle imposte vi sia un comportamento iniquo di Equitalia e riteniamo che sia corretto e doveroso contemperare l’art. 53 della Costituzione con il diritto al lavoro previsto all’art. 4 e con il diritto alla proprietà dell’abitazione previsto dall’art. 47, comma 2. Ecco perché proponiamo di impedire ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale per crediti inferiori ad almeno il 30% del valore dell’immobile stesso, e comunque per un valore minimo non inferiore ai 15.000 euro, di applicare il tasso di interesse legale nella rateizzazione dei crediti, di revocare la possibilità di condurre indagini finanziarie da parte di Equitalia e di diminuire la percentuale pagata ad Equitalia sui piccoli crediti riscossi raddoppiando la percentuale sui grandi crediti per incentivare l’ente di riscossione a perseguire i grandi evasori”.




domenica 1 luglio 2012

Tv: ‘Ciao Pietro’, sui muri di 50 città italiane l’omaggio di CasaPound a Taricone

Avellino, 29 giugno – Striscioni in tutta Italia per ricordare Pietro Taricone a due anni dalla morte. "A te che vivi tra le nuvole e brilli più d'ogni stella... Ciao Pietro" è la scritta comparsa su muri e cavalcavia in una cinquantina di città dal Nord al Sud del Paese: un omaggio all’attore di origini casertane scomparso il 29 giugno 2010 firmato da CasaPound Italia e dal ‘Gruppo Istinto Rapace’, la squadra di paracadutismo sportivo di Cpi che era stata tenuta a battesimo proprio da Taricone nel febbraio del 2010.



‘’Anche quest’anno – spiega CasaPound Italia in una nota – abbiamo voluto tributare il nostro omaggio a Pietro, che, da uomo libero, si è avvicinato al nostro movimento con curiosità e ha finito per diventare nostro amico in meno di 24 ore. Coraggioso, altruista, impulsivo, Pietro ci ha aiutati a mettere su Istinto Rapace, il gruppo di paracadutismo sportivo della nostra associazione, e a trovare il modo per rendere accessibile a tutti uno sport costoso, d’elite, solo per la voglia di condividere un’esperienza che gli aveva cambiato la vita, quel gusto di ‘saltare’ del quale non si stancava mai di parlare. Sono passati due anni dalla sua morte, ma per noi Pietro è ancora qui: rivediamo il suo sorriso nell’impegno dei volontari di Cpi al lavoro nelle tendopoli dell’Emilia Romagna, nell’entusiasmo contagioso con cui i ragazzi del Blocco studentesco conquistano scuole e università, nella gioiosa determinazione di chi ogni giorno fa politica nelle strade sotto la bandiera con la tartaruga frecciata’’.

lunedì 4 giugno 2012

Commemorazione Francesco Cecchin 2012


Francesco Cecchin 16/06/1979 16/06/2012
Ritrovo ore 17:00
Stadio Partenio Avellino

Oppure
Ore 18:00 Cimitero di Nusco(Av)


La commemorazione e' organizzata da "i Camerati" non saranno esposte bandiere, simboli di partiti associazioni ecc ecc. Tutti sono i benvenuti per ricordare Francesco

giovedì 5 aprile 2012

Art. 18: il sindacato di CasaPound in campo contro la riforma



Art. 18: il sindacato di CasaPound in campo contro la riforma,striscioni in 50 città italiane ‘’Non crediamo alla cura Monti, ridurre i lavoratori alla schiavitù non aiuterà lo sviluppo’’

Irpinia, 5 aprile – Striscioni contro la ‘’cura Monti’’ e la riforma dell’articolo 18, ‘’che punta a ridurre i lavoratori in schiavitù’’ sono comparsi nella notte in una cinquantina di città italiane. A rivendicare la protesta Blu, Blocco lavoratori unitario, il sindacato nato in seno a CasaPound Italia, che aveva già messo a segno azioni contro i licenziamenti dell’azienda di autotrasporto trentina Arcese e della Omfesa, le Officine meccaniche ferroviarie del Salento.In Irpinia - dichiara Valerio Criscuoli, responsabile irpino di CPI - sono stati esposti ad Avellino nella Zona Industriale e a Cervinara all'esterno dell'aula consiliare dedicata ad Antonio Sacco, simbolo delle giovani morti bianche sul lavoro.
‘’Art. 18: lavoratori licenziati, mercati deliziati’’, ‘’Art. 18: lavoratori pezzenti, mercati contenti’’, ‘’Art. 18: lavoratore disperato, mercato rassicurato’’, ‘’Art. 18: lavoratore schiavo, spread in calo’’ sono i messaggi lanciati dagli striscioni, comparsi su muri, cavalcavia e davanti alle sedi di partiti, istituzioni e sindacati (?) di città e piccoli centri dal nord al sud del paese per protestare contro una riforma che, si legge sul volantino diffuso dal sindacato, ‘’vuole avvicinare le condizioni dei lavoratori italiani a quelle dei lavoratori del terzo mondo’’. Ma, secondo Blu, ‘’peggiorare la condizione dei lavoratori non porterà nuovi investimenti in Italia e certamente non impedirà alle imprese di delocalizzare alla ricerca di lavoratori low cost’’. ‘’Non saremo mai competitivi con i lavoratori del terzo mondo che lavorano per pochi euro, senza sicurezza, senza orari, senza tutele – spiega il volantino - finché non saremo schiavi anche noi’’. Per questo, si legge, ‘’non crediamo alla riforma del lavoro, non crediamo che rendere più facili i licenziamenti porterà sviluppo per il paese e di conseguenza più lavoro. Il lavoro in sé non è indice di benessere: la qualità del lavoro, la sicurezza sul lavoro, la giusta retribuzione per il proprio lavoro sono benessere’’.
Secondo il sindacato di CasaPound Italia, ‘’nessuna fabbrica verrà aperta in Italia grazie a questa riforma il cui unico obiettivo è rendere appetibili agli speculatori internazionali i Buoni del Tesoro italiani’’. ‘’E gli speculatori – sottolinea Blu - comprano Bot solo se vengono convinti che qui in Italia il mercato ha campo libero e i lavoratori la testa china e la coda tra le gambe’’. Soprattutto, evidenzia il Blocco unitario lavoratori, ‘’vendere Bot agli speculatori non vuol dire sviluppo ma solo altro debito pubblico e consegnare la Nazione agli strozzini internazionali’’.

mercoledì 28 marzo 2012

Disabili: via email l’appello di Impavidi Destini a 119 sindaci della provincia di Avellino,



Disabili: via email l’appello di Impavidi Destini a 119 sindaci della provincia di Avellino,
no all’Imu sulla prima casa


Irpinia, 28 marzo - No all’Imu sulla prima casa dei disabili. Questa la richiesta che arriva ai 119 sindaci della provincia di Avellino da Impavidi Destini, l’associazione di diversamente abili nata in seno a CasaPound Italia, che ha ‘inondato’ di email le caselle postali dei primi cittadini per sollecitarli ad esentare dalla tassa sugli immobili una categoria di persone, come i portatori di handicap, già sovraccaricate di spese e che negli ultimi anni hanno visto assottigliarsi sempre di più in termini reali le forme di assistenza.
‘’La casa di proprietà è un bene necessario e lo è ancora di più se è la prima residenza di un diversamente abile – spiega il responsabile provinciale dell’associazione Valerio Criscuoli - Per questo motivo chiediamo ai sindaci, che ne hanno facoltà, di esentare dall’Imu la prima casa se è residenza di un diversamente abile: è una questione di equità sociale prima di tutto, ma si tratta anche di non far collassare del tutto un sistema già gravoso per famiglie che andrebbero aiutate e sostenute più delle altre, a maggior ragione in un momento di crisi economica come quello che sta vivendo il nostro paese. Ai sindaci diciamo: la Costituzione italiana impone di assicurare ai disabili una vita libera e dignitosa, e la possibilità di disporre di una casa è il primo requisito per garantire questo diritto’’.


CasaPound Italia IRPINIA
Impavidi Destini

venerdì 10 febbraio 2012

“10 FEBBRAIO: IO NON SCORDO”.



CasaPound Italia e Radio Bandiera Nera, in collaborazione con Novopress e No Reporter, organizzano la quinta edizione della manifestazione virtuale in memoria dei Martiri delle Foibe intitolata

“10 FEBBRAIO: IO NON SCORDO”.


Prosegue la nostra opera di sensibilizzazione nei confronti di un argomento scottante: venerdì 10 febbraio 2012 alle ore 11 centinaia di siti internet, blog e forum corredati dell’immagine allegata, con Tricolore listato a lutto, osserveranno un’ora di silenzio nel rispetto dei connazionali caduti per mano degli assassini titini.

Negli ultimi anni molto è cambiato perché nulla cambi. La verità storica, che ha mosso i suoi primi timidi passi, continua ad essere negata da una fazione ideologica che trova significative sponde anche in ampi segmenti istituzionali e della cosiddetta “vita culturale”, insabbiata con troppa disinvoltura mediante la censura storica o la minimizzazione dei tragici eventi che dall’8 settembre 1943 in poi colpirono la comunità italiana di Istria, Dalmazia e Friuli-Venezia Giulia.
In un’Italia ammorbata da scandali e moralismo, in cui si impone come accettabile solo una rilettura “morbida” di una delle più grandi tragedie vissute dal nostro popolo; in una terra ai limiti del collasso, in cui nonostante i continui assalti perpetrati alla sovranità da governi tecnici e organismi sovranazionali forze fresche hanno deciso di alzare la testa, non dimenticare è un atto rivoluzionario che intende contribuire a riscattare la memoria tradita delle migliaia di Italiani infoibati dalla furia slavo-comunista.
È scandaloso che a più di mezzo secolo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ricercare e affermare la verità storica sia da più parti considerato alla stregua di un reato d’opinione. È aberrante che i più giovani ignorino, per deficit didattico e talora ostruzionismo di una classe docente ideologizzata, la portata devastante della pulizia etnica perpetrata ai danni della popolazione italiana del Nord-Est, con rastrellamenti, deportazioni, torture e esodi di massa.

Manifesta il tuo dissenso: appuntamento in rete venerdì 10 febbraio alle ore 11 per ricordare agli Italiani che la verità non può essere infoibata e che “in un mondo di menzogne, dire la verità è un atto rivoluzionario.”

E' richiesto il massimo grado di partecipazione, unitamente alla consapevolezza di essere parte di un organismo vivente chiamato Nazione.

lunedì 6 giugno 2011

Referendum: ‘mani sporche’ nelle fontane, blitz CasaPound per il sì ai due quesiti sull’acqua



Avellino, 7 giugno – Unghie nere su una mano che dovrebbe essere quella, curata, di un manager, con tanto di camicia dal polsino inamidato e giacca blu. Questa l’immagine rappresentata sui volantini lasciati galleggiare nelle fontane pubbliche di una cinquantina di città in tutta Italia, ad Avellino colpita la storica fontana di piazza libertà e piazza San Ciro per dire ‘no’ alle ‘’mani sporche’’ dei privati sull’acqua.


A lanciare il messaggio è CasaPound Italia, impegnata a favore del sì ai due referendum sull’acqua del 12 e 13 giugno prossimi con una campagna che è solo l’ultimo atto di una battaglia, quella per l’acqua pubblica, che l’associazione porta avanti da anni e che l’ha vista in prima fila sul territorio, con iniziative in tutta Italia: dalle fontane sequestrate in Friuli nel 2010 per dire ‘’le acque sono sociali non capitali’’ alla giornata di mobilitazione regionale a sostegno della gestione pubblica del servizio idrico del novembre scorso a Rieti, dal simbolico tour delle sorgenti naturali in Valdelsa all’ultima iniziativa, quella di Sassari, dove solo pochi giorni fa i militanti di Cpi hanno regalato mille bottigliette d'acqua e distribuito centinaia di volantini per sensibilizzare la popolazione sul referendum.


‘’L’acqua è per definizione un bene pubblico, che, proprio perché appartiene a tutti, deve necessariamente essere sganciato dalle logiche del mercato e del profitto - sottolinea Cpi - Svenderla ai privati non solo non rappresenta una soluzione ai problemi di mala gestione, ma è eticamente sbagliato e dunque inaccettabile. Per questo l’invito di CasaPound Italia è a votare due sì convinti a entrambi i quesiti sull’acqua pubblica in occasione del referendum di domenica 12 e lunedì 13 giugno’’.

venerdì 1 aprile 2011

Dal Risorgimento alla Guerra in Libia: 150 anni di Unità nazionale



Il Direttivo Provinciale Irpino di CasaPound Italia informa gli organi di stampa che sabato due aprile 2011, avrà luogo una conferenza storica e di attualità politica che si terrà all’interno del Centro Sociale “Samatha Della Porta” ad Avellino in Via Morelli e Silvati.Il titolo dell’appuntamento è “Dal Risorgimento alla Guerra in Libia: 150 anni di Unità nazionale...65 anni senza sovranità popolare” ed avrà inizio alle ore 17e 30.Parteciperanno al delicato incontro: Andrea Antonini, Vicepresidente Nazionale CasaPound Italia Valerio Criscuoli, Presidente provinciale CPI Avellino, Giovanni D’Ercole, dirigente del Popolo delle Libertà e consigliere comunale città di Avellino, Antonio Mazzella, componente ufficio politico nazionale de “La Destra” e Giovanni Damiano, docente e scrittore;“Il tema della conferenza, precisa Valerio Criscuoli, responsabile irpino di Cpi, sarà indirizzato sulla storia dell'Unità d'Italia e allargheremo il discorso parlando della Sovranità nazionale italiana, dando spazio ad un’analisi geopolitica sull'attualità della guerra in Libia e sul ruolo della nostra Penisola, soprattutto in queste ore difficili per tutto il Mediterraneo, partendo proprio dal lontano 1861”.


“Infatti, dopo i lavori, inviteremo i presenti ad un faccia a faccia sulla questione libica, soprattutto perevidenziare le varie posizioni dei partiti politici e dei movimenti presenti”. In conclusione Criscuoli ribadisce che "l’appuntamento del 2 aprile sarà l’ennesima occasione per portare avanti un discorso culturale nuovo, aperto e che cerca di affrontare aspetti scomodi, fuori dagli schemi omologati e dai classici stereotipi fuorvianti”.

domenica 20 marzo 2011

Unità d’Italia: piovono Tricolori sulle città italiane, flash mob


Avellino, 17 marzo – Piovono tricolori sulle città italiane. Dal Nord alSud oggi si sono visti volteggiare nei cieli del Belpaese migliaia divolantini verdi, bianchi e rossi lanciati dai tetti dei palazzi, dalleterrazze dei monumenti, dalle finestre delle fabbriche per festeggiarei 150 anni dell’Unità d’Italia. Una ‘pioggia’ di bandierine con suscritto ‘W l’Italia’ che hanno invaso strade, piazze e scalinategrazie a un centinaio di flash mob organizzati da CasaPound Italia lungo tutta la penisola, dal Brennero alla Sicilia.
Sul fronte del volantino solo una scritta, ‘W l’Italia’, mentre sulretro Cpi dice la sua su cosa vuol dire essere italiani: ‘’Tu non seiuna barzelletta, una ricetta, un monumento – si legge sul manifestino- Tu non sei ‘l'arte di arrangiarsi’ e il ‘chi te lo fa fare’. Tu nonsei una pizza o una gondola, come ti vorrebbero all'estero. Tu non seile divisioni artificiose, i particolarismi, i menefreghismi. Tu nonsei la tua mafia, la tua burocrazia, il tuo Vaticano. Tu non sei vile,inutile e corrotto come il tuo Parlamento. Tu non sei ruffiano,parolaio e banale come la tua tv. Tu non sei rapace e banditesco comele tue banche. Tu non sei narciso e vuoto come la tua classeintellettuale. Tu non sei arrendevole, pauroso, sottomesso come tivorrebbero. Tu sei italiano. E hai una rivoluzione da fare’’.

venerdì 25 febbraio 2011

CASAPOUND PROTESTA CONTRO EQUITALIA. STRISCIONI IN TUTTA ITALIA DAVANTI ALLE SEDI


Mutande, calzini e altri oggetti "pignorati" lasciati contro i comportamenti scorretti dell'agenzia di riscossione.
Avellino, 25 Febbraio - Questa notte CasaPound Italia ha messo a segno una protesta contro Equitalia e i suoi metodi di riscossione. Davanti alle sedi del concessionario alla riscossione sono stati appesi striscioni riportanti la frase “(IN)EQUITALIA PIGNORA ANCHE QUESTO”, oltre a numerose mutande, calzini ed altra biancheria intima anch’essa appesa intorno alle sedi con i cartelli “PIGNORATO DA EQUITALIA”. I militanti di CasaPound, inoltre, hanno distribuito un pieghevole nel quale sono stati evidenziati i motivi della protesta e le proposte di CasaPound Italia per arrestare i comportamenti scorretti perpetrati da Equitalia, che verra' distribuito anche sabato in molte province della Campania.“Equitalia - dichiara Emmanuela Florino, coordinatore regionale di CasaPound Italia - in appena 5 anni ha raddoppiato gli incassi e nel 2009 circa l’80% delle entrate proviene da piccolissimi contribuenti. Persone con le quali Equitalia fa cassa iscrivendo ipoteche sulle loro abitazioni anche per importi inferiori agli 8.000 euro, lasciando così migliaia di famiglie di fronte ad un bivio drammatico: finire nelle mani degli usurai oppure perdere la casa all’asta giudiziaria”.
“Inoltre - prosegue il coordinatore di CPI - Equitalia persiste nel pignorare beni strumentali e crediti alle imprese. Ma come pensa di riscuotere da un'impresa se le tolgono gli strumenti di lavoro? E che fine faranno i lavoratori?A ciò aggiungiamo anche altri due aspetti, grotteschi: Equitalia applica il tasso medio applicato dalle banche sui prestiti (quindi molto più alto) incassando interessi pesantissimi e, inoltre, preferisce vessare chi magari ha poco da pagare ma ha qualche bene da pignorare piuttosto che i veri delinquenti, cioè i veri milionari che però hanno nascosto i propri beni.E per per il futuro c’è un altro rischio: è stata concessa la possibilità ad Equitalia di effettuare indagini finanziarie, così nel tempo potrebbe vedersi riconosciuto il potere di pignorare direttamente i conti correnti senza preavvertire il contribuente”.“CasaPound Italia - conclude CasaPound Campania - non è dalla parte degli evasori fiscali, anzi, siamo sempre stati convinti che l’evasione fiscale sia una vera piaga sociale che va combattuta in modo serio e inflessibile. Ma ciò non ci impedisce di notare che nella riscossione coattiva delle imposte vi sia un comportamento iniquo di Equitalia e riteniamo che sia corretto e doveroso contemperare l’art. 53 della Costituzione con il diritto al lavoro previsto all’art. 4 e con il diritto alla proprietà dell’abitazione previsto dall’art. 47, comma 2. Ecco perché proponiamo di impedire ad Equitalia di iscrivere ipoteche su immobili destinati ad abitazione principale per crediti inferiori ad almeno il 30% del valore dell'immobile stesso, e comunque per un valore minimo non inferiore ai 15.000 euro, di applicare il tasso di interesse legale nella rateazioni dei crediti, di revocare la possibilità di condurre indagini finanziarie da parte di Equitalia e di diminuire la percentuale pagata ad Equitalia sui piccoli crediti riscossi raddoppiando la percentuale sui grandi crediti per incentivare l’ente di riscossione a perseguire i grandi evasori".
Su motivi e proposte della protesta CasaPound Italia da' appuntamento c/o i propri gazebo che verranno allestiti in quasi tutte le province della Campania a partire proprio da questo sabato, 27 febbraio, e mettera' a disposizione il proprio servizio nazionale "Dillo a CasaPound", un numero di telefono (3775176329) al quale potranno rivolgersi tutti i cittadini per avere consulenze e informazioni necessarie."

mercoledì 23 febbraio 2011

CasaPound Avellino a difesa degli animali contro i circhi!



Nella notte gli attivisti dell’associazione culturale e di promozione sociale CasaPound Italia hanno affisso diversi striscioni recanti lo slogan “Al circo gli animali non si divertono”. Oltre lo stemma della tartaruga frecciata ha fatto per la prima volta la propria comparsa in Irpinia anche la sigla ambientalista legata a Cpi nominata La foresta che avanza.“Chi rispetta gli animali- afferma la nota del direttivo provinciale - non può accettare lo svolgimento di spettacoli che li privino della loro libertà e dignità. La nostra è una provocazione rivolta ad una società contraddittoria che pur commuovendosi alla vista dei maltrattamenti degli animali non può fare a meno di divertirsi a loro discapito.”
“CasaPound Italia - continua la nota- propone la modifica della legge 163/85 del “Fondo Unico per lo Spettacolo” che destina 1,5% del suo budget ai circhi. Riteniamo necessario che solo chi pratica l’attività’ circense senza sfruttare e rinchiudere gli animali debba percepire questi fondi. Il divertimento passa anche attraverso il rispetto e la responsabilità di ognuno di noi.”

lunedì 7 febbraio 2011

CPI AVELLINO e BS IRPINO: ONORANO i MARTIRI DELLE FOIBE!


Il Direttivo Provinciale di CasaPound Avellino e del Blocco Studentesco Irpino rivendica l’azione commemorativa per i martiri delle Foibe portata a termine sabato 5 Febbraio all'incrocio tra Corso Europa e via Giacomo Matteotti, che anticipa quella nazionale del 10 febbraio e non solo. I militanti avellinesi hanno srotolato uno striscione con su scritto Foibe io non scordo, presidiando la centralissima zona, diffuso centinaia di volantini, lasciando una corona di fiori ai piedi del monumento ai Caduti per la Patria: “Dopo alcuni anni il 10 febbraio è stato istituito il giorno del ricordo, per commemorare le vittime delle foibe- recita il volantino firmato Cpi e Bs. Tra il 1943 e il 1945, sul confine orientale italiano le truppe slave guidate dal maresciallo Tito, con la complicità e il silenzio dei partigiani comunisti uccisero oltre 20 mila persone, tra cui donne, bambini e anziani, costringendone altre 350 mila all’esilio a guerra finita, da zone storicamente italiane come Fiume, Istria e Dalmazia”.

“Avellino e l’Irpinia non hanno dimenticato il massacro patito dai nostri Connazionali- dichiara il responsabile provinciale di CasaPound Avellino Valerio Criscuoli. Registriamo un forte interesse e la partecipazione popolare degli avellinesi. Tutto ciò è il frutto di una vistosa crescita della nostra giovane comunità che pensa a costruire e non a distruggere, punta al dialogo e allo scontro culturale, difende un’Idea e vive il presente, senza accettare provocazioni di alcun genere”.

In prima linea le studentesse e gli studenti del Blocco Studentesco. Marco Galluccio, responsabile regionale della comunità che come simbolo ha il Fulmine cerchiato, afferma che “il Blocco Studentesco Irpino anche quest'anno si sta prodigando per informare e far in mondo che la Giornata del ricordo, instituita nel 2004, non sia un ennesimo evento vuoto e privo di contenuti. I nostri militanti sabato si sono attivati per la prima manifestazione in piazza, ma continueremo con volantinaggi, affissioni e conferenze organizzate all'interno delle scuole superiori”.Inoltre, tutti i siti non conformi irpini si mobiliteranno in rete per celebrare il giorno del Ricordo, giovedì 10 febbraio dalle dieci alle undici. Centinaia di siti internet, blog, forum e migliaia di profili Facebook e Myspace, corredati dal Tricolore listato a lutto, osserveranno un’ora di silenzio nel rispetto degli italiani caduti per mano dei partigiani titini. La manifestazione virtuale, arrivata alla quarta edizione, è promossa da CasaPound Italia, in collaborazione con Novopress Italia, NoReporter e Radio Bandiera Nera.

giovedì 25 novembre 2010

CasaPound Avellino, Irpinia 1980:Distruzione , Corruzione, Disperazione


Il Direttivo Provinciale di CasaPound Avellino rivendica l’affissione, ad Avellino e in Valle Caudina, di alcuni striscioni con su scritto “Irpinia 1980: DISTRUZIONE! CORRUZIONE! DISPERAZIONE!”. L’azione dei militanti si è svolta nel Rione Ferrovia in città e a Cervinara in Piazza Trescine, esattamente alle 19.35 del 23 novembre, orario della immane sciagura che devastò l’Irpinia trenta anni fa, provocando 2.914 morti, 8.848 feriti e 300 mila sfollati.CasaPound Avellino ed il Blocco Studentesco Irpino, inoltre, daranno vita ad una nuova conferenza multimediale che come titolo avrà lo stesso testo degli striscioni ed inizierà alle 18.30 di sabato 27 Novembre, presso la Videoteca “Rose Rosse” in via Annarumma ad Avellino. Interverranno Luca Lezzi, responsabile Cultura di CasaPound Campania, Marco Galluccio, responsabile regionale del Blocco Studentesco campano e Felice Preziosi, ex volontario e autore del famoso libro

“Irpinia 23 novembre 1980 ore 19.35 per non dimenticare" .“L’idea del dibattito nasce – dichiara il presidente provinciale Valerio Criscuoli- per affrontare i tre punti cardine, a nostro avviso, del terremoto del 1980, ossia la distruzione che rase al suolo interi paesi a causa di una virulenta scossa di magnitudo 6,5 sulla scala Richter, della durata catastrofica di circa 90 secondi che ridusse in un cumulo di macerie molte zone dell’Irpinia, del salernitano e del potentino, danneggiando e distruggendo oltre 362.000 abitazioni. Poi discuteremo della vergognosa corruzione che si sviluppò subito dopo la tragedia, che vide tantissimi sciacalli dell’epoca sfruttare per tornaconti personali l’enorme cifra economica stanziata dallo Stato italiano e da altri paesi, pari all’incredibile somma di 66 miliardi di Euro! L’Irpinagate, come venne definito all’epoca, fu una delle più clamorose truffe ai danni dello Stato e della popolazione, che vide coinvolti nell’inchiesta, detta Mani sul Terremoto sulla scia di Mani pulite, centinaia di esponenti politici, banche e organizzazioni malavitose. Infine, parleremo della disperazione in cui piombò il popolo irpino, che dopo aver subito un avvenimento sismico apocalittico ha patito la pessima gestione del territorio di una classe politica criminale che ha fatto più danni del terremoto, vista la crisi occupazionale ed economica che attanaglia oggi la nostra terra e la dilagante emigrazione che proprio da quell’evento negativo non si è mai stata arrestata. Non vogliamo nemmeno dimenticare chi vive ancora oggi o ha vissuto per lunghi decenni nei famosi container di amianto, trattati come profughi in Patria, mentre vedevano costruire piscine, ville e palazzi privati. Tra l’altro abbiamo preparato anche una raccolta fotografica per ricordare il terremoto politicamente scorretto del 23 luglio 1930, un evento sismico, caratterizzato da un’intensità Mercalli stimata tra il nono e decimo grado, che sarà l’ esempio da contrapporre a quello dell’1980 per la velocità dei soccorsi, per la parsimonia nella spesa e per la concretezza nella ricostruzione che portò alla consegna delle prime case appena tre mesi dopo”.

In conclusione Marco Galluccio, responsabile del Blocco Studentesco dichiara che: “l’appuntamento di sabato è stato organizzato proprio per affrontare il terremoto in maniera non conforme. Parleremo dei tantissimi fondi arrivati in Irpinia, degli sprechi e di cosa deve essere ancora fatto. Con in mente un modello ben chiaro di ricostruzione, quello attuato nel 1930, quando la nostra terra fu sconvolta da un altro feroce sisma, ma in meno di un anno furono costruite 3.746 case e riparate 5.190 abitazioni. Questa è una pagina di storia- conclude Galluccio- della provincia di Avellino che non possiamo cancellare”.

giovedì 11 novembre 2010

CasaPound Avellino: resoconto sulla conferenza dedicata al crollo delle ideologie


Il Direttivo provinciale irpino di CasaPound Italia Avellino tira le somme della prima conferenza multimediale intitolata “La fine delle ideologie a 21 anni dalla caduta del Muro di Berlino” che si è tenuta ad Avellino, presso la videoteca Rose Rosse. Hanno partecipato ai lavori Giovanni d'Ercole, consigliere comunale del Pdl, Antonio Gengaro, presidente del Consiglio comunale cittadino ed esponente del Centro Sinistra alternativo, il vulcanico Roberto Stompanato, storico dirigente del Movimento Sociale Italiano e dopo della Fiamma Tricolore, che era lontano dalla scena politica dal 1996, il giovane Massimo Passaro, esponente di spicco del Partito delle Libertà avellinese, il finiano Paolo Paradiso della neonata formazione “Futuro e Libertà”, Ines Fruncillo, leader del circolo “Italiani nel Mondo” e Antonio Mollo, militante napoletano del Blocco Studentesco Campania.

I lavori sono stati moderati dal Presidente Provinciale di CasaPound Avellino, Valerio Criscuoli, che fa il resoconto dell’interessante manifestazione che ha gremito di giovani la sala della videoteca, nonostante le pessime condizioni meteorologiche: “La conferenza multimediale è andata in porto grazie alla partecipazione di esponenti politici che hanno analizzato la caduta del Muro di Berlino e la conseguente fine della guerra fredda, costruendo una variegata disamina storica sui motivi del crollo, sull’implosione del comunismo, sul ruolo fondamentale della Chiesa e sulle vittime della repressione di quegli anni. Anche se- sottolinea Criscuoli - le motivazioni ufficiali stanno strette a CPI, perché a nostro avviso la chiave di svolta è stata architettata del Nuovo Ordine Mondiale, ossia il capitalismo moderno che ha spinto per il crollo, ma soprattutto ha decretato dall’alto la fine delle ideologie, trasformando quasi tutti i cittadini europei da Uomini a freddi consumatori sotto il dominio delle banche private, creando una nuova classe politica televisiva”.Il dibattito, dopo l’analisi storica ed ideologica, si è sviluppato sulle conseguenze politiche ed etiche di quel crollo simbolico che ha scatenato un acceso confronto soprattutto tra le varie anime della destra e della sinistra italiana “Post Berlino” e sulle ultimissime vicende che stanno caratterizzando la politica dei nostri giorni.

CasaPound Italia, ha poi esposto il manifesto politico Estremo Centro Alto, chiarendo la natura ideologica dell’associazione di promozione sociale, diffusa in tutta la Penisola, che va controcorrente rispetto alla presunta assenza di ideologie del Terzo Millennio e rifiuta, categoricamente, le obsolete etichette dei secoli scorsi.

sabato 30 ottobre 2010

CasaPound Avellino a difesa degli spazi sociali

Il Direttivo Provinciale di CasaPound Italia Avellino rivendica l’ennesima azione a difesa degli spazi sociali abbandonati dalle istituzioni e dimenticati dai politicanti di turno. L’associazione di promozione sociale irpina ha scelto, goliardicamente, la notte che precede Halloween per richiamare l’attenzione sulla vergognosa realtà di alcune zone del centro cittadino come l’asilo “Patria e lavoro”, il Mercatone e il Parco della Memoria, di Via Morelli e Silvati.

Sono state esposte le famose zucche arancioni, scheletri e spettri posti all’esterno delle strutture per evocare, simbolicamente, gli spiriti di queste aree regalate ai vandali e devastate dall’incuria.
I tre punti scelti rappresentano a nostro avviso- dichiarano i militanti di Cpi -gli emblemi della malapolitica avellinese, figlia di approssimazione programmatica delle varie fazioni partitiche e della lenta, macchinosa, stagnante burocrazia.

CasaPound Avellino esige che i lavori vengano portati a termine e gli edifici siano funzionali per la comunità: “Partiamo dall’importante asilo Patria e Lavoro, inaugurato oltre un anno fa (24-09-2009) in pompa magna dal Sindaco Galasso, che non è mai stato utilizzato e aperto al pubblico nonostante la ristrutturazione dopo trenta anni di oblio- analizza Criscuoli -. Continuiamo e arriviamo al Mercatone di via Ferriera da tempo fatiscente, che doveva rinascere e diventare un riferimento per il commercio cittadino, eppure oggi resta ancora in disuso. Infine, il Parco della Memoria, dedicato all’irpino Giovanni Palatucci, che per CasaPound Avellino rappresenta un problema più volte affrontato, anche dal punto di vista prettamente istituzionale, purtroppo ancora non risolto, visti i continui danneggiamenti per la scarsa illuminazione.

Il Presidente Provinciale Valerio Criscuoli afferma che “la provocazione goliardica della scorsa notte è l’ennesimo grido d’allarme lanciato nei confronti di un intero sistema che appare lontano dalle tante problematiche sociali e giovanili, nonché schiavo di una classe politica vecchia e decrepita. Avellino e l’Irpinia vivono giorni difficili e ora, più che mai, sentiamo l’esigenza di svolte concrete e durature per la nostra amata città, non delle classiche apparizioni pre elettorali fini a se stesse”.

martedì 19 ottobre 2010

CasaPound Avellino, fiume Fenestrelle: aspettiamo la tragedia?


Il Direttivo Provinciale di CasaPound Italia e di Avellino Non Conforme sollecitano sia l’amministrazione comunale di Atripalda sia quella di Avellino per la vergognosa situazione del fiume Fenestrelle e dei suoi affluenti, che dopo le analisi tecniche effettuate sono ufficialmente una discarica a cielo aperto per l'alto tasso di inquinamento riscontrato.

I militanti avellinesi hanno accolto le vibranti proteste dei cittadini irpini, in attesa da oltre dieci anni per una pulizia al letto del fiume in questione, visti i quintali di detriti e rifiuti che hanno innalzato il livello del fiume. Infatti, lo scorso 31 luglio, dopo le forti piogge estive, il Fenestrelle è tracimato in Via Pianodardine(proprio a confine tra i due comuni), fuoriuscendo dagli argini, alti oltre 2 metri, allagando un podere agricolo, uccidendo animali, trascinando con sé immondizia, rifiuti solidi e danneggiando un’officina meccanica. Tuttavia, solo per puro miracolo nessun cittadino ha subìto danni fisici. Successivamente, gli addetti ai lavori hanno rimosso i detriti più ingombranti, trasportandoli dal fiume sul ponte. Purtroppo, dal 31 luglio giacciono lì, senza che nessuno abbia ultimato le operazioni necessarie per una bonifica degna di tale nome.

Il presidente provinciale Valerio Criscuoli dichiara agli organi di stampa che “la situazione è paradossale, perché né il Comune di Atripalda, né quello di Avellino intervengono nell’area e qualcuno che si interessa lo fa per tornaconti politici, non per risolvere subito la questione. La condizione igienica e idrogeologica è molto pericolosa per i residenti e per le attività commerciali. Non si possono attendere le prossime inondazioni per intervenire". Infine, Criscuoli sollecita le istituzioni: "CasaPound Avellino chiede, a chi di dovere, l’immediata bonifica del fiume Fenestrelle e più controlli incisivi dei vari affluenti che sono diventati, per i privati e le ditte della zona, una facile discarica abusiva, senza controllo per l’ambiente e per l’incolumità della popolazione”.

venerdì 1 ottobre 2010

CasaPound Avellino: operai-manichini all'ingresso dell'FMA


Il direttivo provinciale annuncia agli organi di stampa che nella notte i militanti dell'associazione di promozione sociale CasaPound Italia Avellino hanno impiccato, simbolicamente, decine di manichini con dei cartelli appesi al collo all'ingresso dello stabilimento Fiat di Pratola Serra e nei pressi dell'Unione degli Industriali del capoluogo irpino."

I manichini- afferma Valerio Criscuoli, presidente provinciale di CPI - rappresentano i nostri operai, le cui famiglie costrette da tempo a fare i conti con situazioni economiche sempre più insostenibili, subiranno a breve la cessazione del regime straordinario di cassa integrazione precipitando nel baratro".

"Già alcuni mesi fa- continua Criscuoli - CasaPound Italia si fece promotrice di un'iniziativa su tutto il territorio nazionale, in Irpinia ad Avellino e Cervinara, contraria alle politiche di delocalizzazione volute dalla dirigenza della multinazionale torinese, con uno slogan forte, ma incisivo: la Fiat odia l'Italia. E' giunto il momento che tutti i Sindacati e le Istituzioni prendano una posizione netta contro queste scelte scellerate. Noi siamo al fianco del proletariato italiano e continueremo la nostra battaglia per il diritto al lavoro, contro il precariato e le continue morti bianche sul lavoro".

martedì 21 settembre 2010

Anno nuovo Vecchi problemi!


Sono decine gli striscioni affissi all’esterno di licei e istituti superiori di Avellino e Cervinara dai militanti del Blocco studentesco contro il caro-libri.“La nostra volontà- afferma il direttivo provinciale del BS - è porre fine alla mafia delle nuove edizioni che si ripete ogni settembre all’aprirsi del nuovo anno scolastico.”

“E’ per questo- prosegue il direttivo - che abbiamo coniato lo slogan anno nuovo, vecchi problemi. Problemi che potrebbero essere risolti per sempre con l’introduzione del libro di testo unico; ovvero la creazione di commissioni di docenti elette direttamente dagli studenti, con il compito di scegliere un’unica edizione per ogni materia, da vendere agli studenti a prezzo di costo, riducendo le spese per le famiglie e abbattendo le speculazioni ai danni dell’istruzione pubblica”.

“Nel corso di questi giorni- conclude la nota del Blocco Studentesco Irpino - volantineremo fuori tutte le scuole superiori cittadine per far conoscere la nostra proposta continuando nel pomeriggio il lavoro del mercatino del libro usato presso la sede del UGL in via Bellabona”.

mercoledì 25 agosto 2010

ANTONIO SACCO PRESENTE!


Il Direttivo provinciale Irpino dell’associazione di promozione sociale CasaPound Avellino porta all’attenzione degli organi di informazione il resoconto del dibattito socioculturale intitolato alla memoria di Antonio Sacco, vittima del lavoro nella tragedia di Marcinelle, in Belgio, dell’8 Agosto 1956.


“La manifestazione è riuscita a centrare l’obiettivo prefisso- dichiara il Presidente Provinciale Valerio Criscuoli- ossia quello di onorare degnamente Antonio, dopo anni di oblìo, anche affrontando il problema delle morti bianche e dell’emigrazione, con interventi di spessore, che hanno informato la platea sulla situazione odierna che vivono migliaia di giovani operai italiani”.La nuova aula consiliare, intitolata proprio ad Antonio, ha ospitato gli interventi di Filuccio Tangredi, Sindaco di Cervinara, Giuseppe Ragucci, Vicesindaco, Pellegrino Casale, Presidente del Consiglio Comunale, Domenico Cioffi, Assessore Lavori Pubblici, Giuseppe Garofano, assessore alla Cultura, Francesco Viola, Capogruppo maggioranza, Giuseppe Mazzariello, nipote di Antonio e membro della coalizione Insieme per Cervinara e Alfredo Marro, Direttore del mensile "Il Caudino". I partecipanti hanno, pertanto, analizzato il contesto sociale delle morti bianche, da tutti i punti di vista, raccontando le proprie esperienze di vita e illustrando le normative a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, senza tralasciare la piaga dell’emigrazione che blocca la rinascita di molte zone del Meridione, tra cui la Valle Caudina, tornata a livelli preoccupanti di emigrazione giovanile.

Le parole di Agostino Sacco, venuto dal Belgio per onorare la memoria del fratello e ringraziare i giovani di CasaPound Italia e della Comunità Militante Caudina 451, sono state delle schegge nei cuori dei presenti, per la loro genuinità e per la voglia di ricordare il sacrificio di un sedicenne sepolto vivo dalle macerie di una miniera, simbolo delle morti bianche degli italiani nel mondo.Si è parlato anche della situazione sociale degli Italiani all’estero, che dopo la tragedia di Marcinelle, hanno iniziato ad essere considerati esseri umani e non più schiavi, per le assurde politiche economiche del dopoguerra, dove i nostri operai venivano trattati come merce di scambio.

“Le dolorose tematiche delle morti e degli infortuni sul lavoro rappresentano una scottante realtà- dichiara Criscuoli- insieme all’emigrazione e alla fuga di cervelli che è in costante crescita. Cervinara ha iniziato un nuovo ciclo, caratterizzato dalla voglia di affrontare qualunque piaga sociale e cercare soluzioni concrete con il dialogo costruttivo e aperto a tutti. Abbiamo stretto un patto d’Onore con Agostino Sacco, ossia lavoreremo per scrivere un libro da diffondere nelle scuole per difendere la memoria di Antonio, cercheremo di far intitolare una strada di Cervinara al nostro eroe ed erigeremo un monumento in suo ricordo. CasaPound Avellino continuerà a difendere la classe operaia e la salute dei lavoratori senza soste. Infine, in merito al vile attacco mediatico lanciato da sedicenti esponenti di Rifondazione Comunista, che ci hanno etichettato come violenti, razzisti, xenofobi e portatori d’odio, noi rispondiamo a queste deliranti accuse con il sorriso sulle labbra ed invitiamo questi personaggi a svegliarsi e a collaborare sul fronte sociale, perché c’è bisogno dell’aiuto di tutti. La risposta positiva di tanti giovani, che hanno espresso la loro solidarietà nei nostri confronti dopo queste accuse diffamanti, è una piccola vittoria che ci spinge a continuare sulla strada del dialogo e del confronto civile, ma anche dello scontro culturale. Eppure, nel recente passato, abbiamo collaborato con Rifondazione Comunista, per la raccolta di materiale per i terremotati in Abruzzo e su parecchie questioni ambientali, come l’amianto e l’elettrodotto. Evidentemente con quel comunicato, che tra l’altro è stato copiato, anche male, da una nota simile apparsa qualche mese prima su Parco Palatucci di Avellino, i Neocomunisti hanno voluto rovinare tutto ciò di buono che la comunità cervinarese aveva costruito. Superare gli steccati ideologici per noi è stata un vittoria. Per loro una vergogna.

Perciò, agiremo per vie legali, perché essere diffamati e accusati di azioni deliranti è uno smacco- conclude Criscuoli- che non possiamo tollerare, soprattutto perché si è cercato di offuscare il tema del dibattito, ossia la vicenda di Antonio Sacco e del Proletariato italiano, abbandonato dalla politica nazionale e dalla pseudo sinistra”.

lunedì 16 agosto 2010

CasaPound Avellino onora Antonio Sacco


Il Direttivo Provinciale Irpino di CasaPound Italia informa gli organi di stampa che la mattina dell’8 agosto 2010 sono stati esposti due striscioni commemorativi a Cervinara per onorare la memoria di Antonio Sacco, il giovane cervinarese morto nella tragedia di Marcinelle in Belgio, dove nel 1956 crollò una miniera del Bois du Cazier, provocando la morte di ben 262 operai, inghiottiti dalle macerie a 975 metri di profondità.Antonio Sacco, purtroppo da allora, è il simbolo delle morti bianche sul lavoro degli italiani all’estero, che nel dopo guerra emigrarono per sopravvivere, sfidando condizioni di lavoro vergognose, senza alcuna garanzia per la loro incolumità e senza nessuna tutela per la loro salute.“CasaPound Avellino e la Comunità Militante Caudina 451- dichiara il Presidente provinciale Valerio Criscuoli- hanno voluto ricordare il giovane operaio, morto alla tenera età di sedici anni, con un’azione provocatoria. Abbiamo scelto di esporre i due striscioni, senza specificare la dolorosa storia vissuta dal nostro concittadino. Costatando che la maggior parte della cittadinanza, soprattutto i più giovani, non sono informati sul caso, sentiamo l’esigenza di continuare la lotta a difesa del proletariato italiano organizzando un dibattito culturale sulla sua figura, ma non solo. La Tragedia dell’8 agosto 1956, che dal 2001 si è trasformata nella Giornata nazionale del Sacrificio del lavoro Italiano nel Mondo, rappresenta anche un momento di riflessione sull’odierno contesto sociale della provincia di Avellino, ricca di morti bianche sul lavoro, caratterizzata da un precariato dilagante e da una nuova e forte ventata di emigrazione giovanile che ha riportato l’Irpinia quasi ai livelli del dopo guerra, secondo le statistiche nazionali”.Il Dibattito culturale dovrebbe tenersi Sabato 21 agosto nella nuova Sala Consiliare di Cervinara, alle spalle di Piazza Trescine, intitolata nel 2006 proprio ad Antonio Sacco. Nei prossimi giorni divulgheremo i nomi dei partecipanti, ma possiamo anticipare la presenza del Sindaco Filuccio Tangredi e di molti esponenti della maggioranza, nonché Alfredo Marro, direttore del mensile “Il Caudino” e il dottor Giuseppe Mazzariello, giovane esponente della lista civica “Insieme per Cervinara”, parente diretto di Antonio Sacco. Infine, il Presidente Criscuoli dichiara che “abbiamo ricevuto una toccante lettera di ringraziamento per l’azione, targata CasaPound, proprio dal dottor Mazzariello, che ci ha messo in contatto con la famiglia Sacco e, infatti, il fratello Agostino dovrebbe essere presente al convegno, lui che vive ancora in Belgio e che tornerà a Cervinara per discutere di questa triste pagina di storia dei nostri emigranti”

mercoledì 30 giugno 2010

CasaPound Italia: ‘ciao Pietro’, striscioni in tutta Italia per l’arrivederci a Taricone


Avellino, 30 giugno – ‘’Muore giovane chi è caro agli dei, ciao Pietro’’. Così CasaPound Italia ha salutato Pietro Taricone, morto nella notte tra lunedì e martedì dopo il tragico incidente che lo ha coinvolto durante un lancio con il paracadute.
In più di venti di città, da Palermo a Torino, i militanti di Cpi hanno affisso striscioni firmati con la tartaruga per ricordare l’attore, legato a CasaPound da un’amicizia che aveva portato, proprio grazie al suo aiuto, alla nascita della squadra di paracadutismo sportivo dell’associazione, il ‘Gruppo Istinto rapace’.
‘’Ci mancheranno il suo entusiasmo, il suo coraggio, la sua voglia di costruire, la sua generosa sfrontatezza - afferma Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia - Ci mancheranno il suo senso di libertà e il suo sorriso. A Pietro va il nostro abbraccio grande come tutta la penisola’’.

venerdì 18 giugno 2010

Resoconto "Francesco Cecchin, 31 anni senza giustizia"


Il Direttivo Provinciale di CasaPound Italia vi porta all’attenzione il resoconto del delicato dibattito culturale svoltosi all’interno della gremita sala consiliare del Comune di Nusco, intitolato “Francesco Cecchin 31 anni senza giustizia” .Il Presidente Provinciale irpino Valerio Criscuoli dichiara agli organi di stampa: “Siamo soddisfatti della manifestazione e dell’ospitalità del Sindaco Giuseppe de Mita, che ringraziamo per il suo intervento e per la disponibilità al dialogo costruttivo e soprattutto per essersi fatto garante per l’organizzazione del prossimo dibattito, aperto soprattutto a tutta la sinistra, affinché l’odio ideologico sia cancellato con il dialogo e il confronto culturale”. Il convegno ha riportato alla luce il dramma di Francesco Cecchin, il giovane militante del Fronte della Gioventù, assassinato a Roma ben trentuno anni fa. I lavori si sono svolti in un clima di serenità, nonostante la tematica fosse incentrata su una vicenda giudiziaria che dopo ben 31 anni non ha scritto la parola giustizia. CasaPound ha impostato le linee guida del discorso sul totale rigetto verso la violenza e l’odio, rispondendo ai vari episodi d’intolleranza con il sorriso sulle labbra e le tante azioni sociali, ricreative e culturali svolte nell’interesse del popolo italiano. Il direttivo ringrazia gli intervenuti per aver partecipato al libero confronto, costruendo un’analisi storica e politica su quegli anni, definiti di piombo. Si è aperta, quindi, una discussione sulla difficile storia del Movimento Sociale Italiano, grazie alla presenza di esponenti come Massimo Abbatangelo, deputato missino per quasi 30 anni, oggi dirigente de La Destra di Storace, di Giovanni D’Ercole, capogruppo del Pdl in consiglio comunale ad Avellino ed Ettore De Conciliis, presidente regionale campano della Giovane Italia. Inoltre, è stato prezioso l’intervento di Marina Simeone, fondatrice dell’associazione “Generoso Simeone” di Benevento, che ha rispolverato il Dossier Francesco Cecchin e la sua assurda vicenda giudiziaria. In seguito, Luca Lezzi, responsabile regionale della cultura per Cpi, ha ricollegato la violenza di ieri con quella dei nostri giorni, che ha rischiato di trasformarsi in tragedia proprio a Napoli, con un militante ferito da ben cinque coltellate, durante il corteo del Primo Maggio. Mentre Simone Di Stefano, vicepresidente nazionale di Cpi, ha lanciato un chiaro messaggio di pacificazione tra la gioventù, invitando soprattutto le istituzioni a condannare gli episodi di brutalità, cercando in tal modo di vivere la politica senza odio per evitare un’inutile spirale di violenza. Interessante l’analisi di Walter Manzella, dirigente del Fronte della Gioventù irpino, che ha ricordato il clima vissuto in passato e ha portato i saluti della famiglia Cecchin, commossa dall’impegno di tanti giovani che all’epoca dei fatti non erano nemmeno nati, ma che hanno raggiunto Nusco, da tutta la Campania, spinti dalla voglia di onorare la memoria di un diciassettenne ucciso dall’odio politico. Infine, il presidente Criscuoli, soddisfatto per la riuscita dell’evento, illustra le prossime iniziative: “Vogliamo ricordare Francesco con l’intitolazione di strade a suo nome sul tutto il territorio provinciale, infatti, abbiamo già presentato, tramite Giovanni D’Ercole, una richiesta al Comune di Avellino e prossimamente la invieremo al Sindaco Giuseppe De Mita e a Donato Cataldo, Primo cittadino di Aquilonia”. “Siamo davvero felici- conclude il presidente provinciale- di aver riportato in primo piano quella tragedia, parlando ai tanti giovani presenti, invitandoli a cercare sempre il confronto e non lo scontro contro chi la pensa in maniera differente”.

martedì 15 giugno 2010

"Francesco Cecchin, 31 anni senza giustizia"


Il Direttivo Provinciale di CasaPound Italia Avellino informa la gentile e pluralista stampa che domani 16 giugno alle ore 19, si terrà una conferenza storico culturale dal titolo "Francesco Cecchin, 31 anni senza giustizia", all'interno della Sala Consiliare del Comune di Nusco in via San Giovanni. All'importante appuntamento parteciperanno Giuseppe De Mita, Sindaco di Nusco, Donato Cataldo, Sindaco di Aquilonia, Giovanni D'Ercole, capo gruppo del Pdl al consiglio comunale di Avellino, Ettore De Conciliis, vicepresidente della provincia irpina e presidente regionale campano della Giovane Italia del Pdl, Antonio Mazzella, capo della segreteria politica nazionale de La Destra di Storace e dirigente del partito a Caserta, Marina Simeone, presidentessa dell'associazione intitolata a Generoso Simeone, che opera a Benevento, Gianfranco Della Rossa, fondatore della casa editrice Diana, Walter Manzella e Umberto Imbriani, ex dirigenti della Federazione irpina del Fronte della Gioventù.Inoltre, parleranno per la nostra associazione di promozione sociale, Emmanuela Florino, responsabile regionale Cpi Campania, Enrico Tarantino, Hmo Napoli, Guido D'Amore, Cpi Salerno Futurista, Matteo Cobalto, Cpi Costiera Futurista, Marco Galluccio, responsabile campano del Blocco Studentesco Università e Simone Di Stefano, vicepresidente nazionale di CasaPound. Inoltre dovrebbero prendere la parola alcuni a personaggi storici del Movimento Sociale Italiano e del Fronte della Gioventù campani. L' incontro culturale nasce per onorare la memoria del giovane irpino Francesco Cecchin, assassinato a Roma il 16 giugno del 1979, in seguito ad una violenta aggressione, che gli costò 19 terribili giorni di agonia.Il Presidente Valerio Criscuoli dichiara agli organi di stampa che: "ricordare Francesco per noi è soprattutto un momento di riflessione su quella tragedia. All'evento parteciperanno svariate personalità del mondo della politica che porteranno il loro punto di vista sulla vicenda, proponendo le future iniziative, aperte a 360°, per onorare la memoria del giovane caduto. La morte di Francesco rappresenta una dolorosa ed oscura pagina della storia d’Italia, che dopo ben trentuno anni non trova una soluzione ai tanti interrogativi rimasti irrisolti e caduti nell’oblio. Per noi il sacrificio di Francesco deve essere oggi un insegnamento per le future generazioni, affinché la violenza di matrice politica venga combattuta con il dialogo, la riflessione ed il rispetto reciproco tra le “opposte fazioni”. Il messaggio che vogliamo veicolare- sottolinea Criscuoli- è il rigetto totale verso qualsiasi orma di violenza e odio. Il nostro obiettivo, quindi, è quello di costruire, con l’aiuto di tutti, un percorso di confronto culturale fra giovani di oggi e le persone che hanno vissuto proprio quei difficili anni. Vogliamo coinvolgere la cittadinanza, senza etichette partitiche, improntando il discorso in maniera aperta e intelligente. Tutto ciò senza i paraocchi dell’estremismo, che ripudiamo perché rappresenta l’antitesi alla linea aperta e futurista che caratterizza il nostro movimento. Chiediamo giustizia per il Caso Cecchin e difenderemo il suo ricordo con una miriade di azioni culturali e ricreative”.Cordiali saluti.

lunedì 3 maggio 2010

Blocco Studentesco: soddisfazione per la partecipazione al dibattito universitario


Si è svolta venerdì 30 aprile la conferenza organizzata dal Blocco Studentesco "L'università che vogliamo: tra i limiti della burocrazia e l'assenza di meritocrazia" presso i locali della videoteca "Rose Rosse" in via Annarumma ad Avellino."La presenza del Blocco Studentesco- ha dichiarato il candidato Luca Lezzi- alle imminenti elezioni del 12 e 13 maggio per il consiglio nazionale degli studenti universitari ci vedrà impegnati nel sostenere proposte concrete riguardanti le maggiori problematiche che affrontano quotidianamente i giovani iscritti"."Nascono così- prosegue Lezzi- il Progetto Piattaforma per creare un rapporto dialettico tra docenti e studenti e abolire il nonnismo che umilia i ricercatori rendendoli veri e propri porta-borse e la proposta di un portale universale interattivo in grado di rendere più facili e accessibili le informazioni su corsi, esami e tasse".Veronica Tornatore si è soffermata "sulla bassa considerazione verso gli studenti all'interno degli organi amministrativi dovuta ad una sproporzione degli eletti e all'incompetenza di novelli politicanti privi del coraggio necessario per determinate battaglie".Paolo Paradiso del movimento RinascitAvellino ha analizzato pregi e difetti della Riforma Gelmini. L'opposizione ad ogni tipo di privatizzazione dell'università pubblica e il riconoscimento al ministro Gelmini di alcune norme "anti-baronia" sono in piena sintonia con il pensiero del Blocco Studentesco.Ha concluso Marco Galluccio, coordinatore campano BS, ricordando la voglia di dialogare e confrontarsi con tutti da parte del movimento universitario legato all'associazione di promozione sociale CasaPound Italia. Proposta rimasta inascoltata in alcuni ambienti che avevano invitato proprio Paolo Paradiso a boicottare l'iniziativa.

venerdì 30 aprile 2010

CasaPound Avellino per il diritto al lavoro ORA!


Il direttivo provinciale di CasaPound Avellino con l'azione odierna ha voluto evidenziare la problematica dell'emigrazione giovanile, una delle enormi piaghe che attanaglia la giovane Irpinia del terzo Millennio.Dai tanti dati analizzati si evince che la provincia di Avellino risulta essere tra i primi posti nelle statistiche riguardanti la disoccupazione, le stragi sul lavoro e l'emigrazione giovanile. Le valige di cartone, esposte in Piazza Macello ad Avellino, sono il simbolo goliardico di un fenomeno dilagante e devastante. Cpi, quindi, cerca di attirare la necessaria attenzione sulla questione, proprio mentre la classe politica locale resta ferma a spartirsi le poltrone e gli incarichi. La gioventù non conforme esige azioni concrete e lungimiranti.Perchè l'unica soluzione per troppi cittadini torna ad essere l'emigrazione verso altre terre, come negli anni passati?CasaPound Avellino ha affrontato il problema, rimarcando il solito stile aperto a coinvolgere tutte le realtà che davvero hanno a cuore gli interessi del Popolo.Le dolorose tematiche come le morti bianche, il precariato e l'emigrazione rappresentano alcuni punti di domanda vergognosamente irrisolti.Oggi CPI chiede alle Istituzioni risposte concrete per frenare l'emigrazione e rigenerare nella gioventù almeno la speranza di un legittimo futuro vissuto nella propria Terra d'origine, con un lavoro sicuro ed una casa di proprietà.

mercoledì 28 aprile 2010

Blocco Studentesco: L'università che vogliamo


Il Blocco Studentesco Università composto da aderenti delle province di Avellino e Salerno terrà la conferenza dal titolo "L'università che vogliamo: tra i limiti della burocrazia e l'assenza di meritocrazia" presso i locali della videoteca Rose Rosse in via Annarumma venerdì alle ore 18e15.Per l'occasione sarà presentato anche Luca Lezzi quale candidato al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari per la lista del Blocco Studentesco le cui votazioni si svolgeranno presso tutti gli atenei della penisola il 12 e 13 maggio.Il programma del candidato ha come punti forti proprio l'abbattimento della burocrazia esasperante che vige nelle facoltà tramite la creazione di un portale universale interattivo e del progetto piattaforma. Interverranno al dibattito anche Paolo Paradiso di RinascitAvellino e candidato alla presidenza del forum dei giovani e Veronica Tornatore.

lunedì 19 aprile 2010

CasaPound Avellino: grande interesse per la conferenza sul volontariato


Si è svolta ieri presso i locali della videoteca “Rose rosse” in via Annarumma ad Avellino la conferenza dal titolo “Il valore del volontariato”. Molte le persone accorso per l’evento che han dovuto seguire in piedi l’intera conferenza per via della grande partecipazione.Il coordinatore del Blocco Studentesco, Marco Galluccio, ha introdotto il tema parlando dell’esperienza personale che con altri ragazzi dell’associazione di promozione sociale ha condiviso lo scorso anno presso il campo base di Poggio Picenze. Nel piccolo comune abruzzese subito dopo il terremoto CasaPound Italia ha allestito e gestito un campo per oltre due mesi distribuendo beni di prima necessità alla popolazione, raccolti anche in Irpinia.La conferenza è proseguita con l’intervento dell’ex volontario e web master del sito sisma80.it Felice Preziosi. Toccanti i video mostrati in sala e l’audio di un emittente radio che registrò i novanta secondi di scossa del terremoto del 1980 in Irpinia.Al termine degli interventi dei due relatori hanno preso parte al dibattito il vice-sindaco ed ex assessore alla protezione civile del comune di Sorbo Serpico Gerardo Picone, il rappresentante del Pdl Massimo Passaro e il candidato alla presidenza del forum dei giovani Paolo Paradiso.L’ex assessore Picone ha ricordato il suo impegno nella croce rossa e in prima persona negli anni settanta per il terremoto in Friuli Venezia Giulia. Lo scorso anno il comune di Sorbo Serpico ha raccolto duemilacinquecento euro tra i cittadini e stanziato altrettanto tramite delibera comunale consegnando il tutto tramite assegno circolare al comune di San Pio delle Camere in provincia di L’Aquila.Gli interventi di Passaro e di Paolo Paradiso son stati rivolti alle istituzioni visto che la ricostruzione mostra ancora sia in città che nella provincia i segni del catastrofico evento di trenta anni fa.Ha concluso l’evento Federica Greco,anch’essa candidata al forum dei giovani sostenendo che “La storia insegna ma nessuno impara”.Soddisfatto il responsabile provinciale di CasaPound Avellino, Valerio Criscuoli, che afferma: "La nostra realtà sta crescendo giorno per giorno, sia in città che un tutta l'Irpinia. CasaPound, gradualmente, sta raccogliendo successi grazie all'impegno concreto dei tanti giovani militanti, su tematiche d'interesse comunitario, che scavalcano le parentesi elettorali e pretendono giustizia per il Popolo. La tragedia del terremoto è una ferita ancora aperta in Irpinia. Oltre ai tanti lutti e la distruzione delle case c'è stata la macchia della ricostruzione gestita dalla malapolitica. In troppi dimenticano il dramma dei terremotati che per anni hanno vissuto in container, fino a pochi anni fa. Queste sono, purtroppo, pagine vergognose che pesano su Avellino e l'Irpinia intera e speriamo che la ricostruzione in Abruzzo sia fatta con i criteri degni di un paese civile".

mercoledì 14 aprile 2010

CasaPound Avellino presenta:”Il valore del volontariato”


“Il valore del volontariato” è questo il tema dell’incontro organizzato da CasaPound Avellino che si terrà sabato 17 aprile alle ore 18:15 presso la videoteca “Le rose rosse” in via Annarumma ad Avellino. Interverrà Felice Preziosi ex volontario e webmaster del sito www.sisma.80.it , contenente una raccolta di foto, articoli e video inediti sul terremoto in Irpinia. Al termine della proiezione del terremoto in Irpinia sarà aperto il dibattito sul valore del volontariato dinanzi alle catastrofi naturali. In questa ottica sarà presentato il lavoro della comunità Irpina di CasaPound nell'allestimento del campo di Poggio Picenze.Nel piccolo comune della provincia di L'Aquila per oltre due mesi decine di aderenti all'associazione di promozione sociale si dettero il cambio nell'allestimento, nella raccolta e distribuzione degli aiuti di prima necessità

giovedì 1 aprile 2010

Sport: arrivano i 'Diavoli di mare', nasce il gruppo sub di CasaPound Italia


Non solo aria e terra: CasaPound Italia vara il gruppo sub. Si chiamano 'Diavoli di mare' e arrivano dopo la nascitadel gruppo escursionistico montano 'La Muvra', con le sezioni diarrampicata e speleologia, e della squadra di paracadutismo 'Istintorapace'.''Nel segno dell'impegno di Cpi in altri sport 'difficili' come ilrugby, l'hockey e la pallannuoto, anche il gruppo sub nasce con l'obiettivo di rendere accessibile a tutti una disciplina capace diinsegnare il giusto equilibrio tra ardimento e consapevolezza delpericolo - spiega Giovanni Bisignani, responsabile del progetto perCpi - Il corso di immersioni subacquee partirà il 13 aprile al circolo'Due Ponti sporting club' di Roma Le lezioni si terranno ogni martedìe giovedì dalle 20 alle 23 e i corsi, a prezzi di costo per gliiscritti di CasaPound, compresi i web supporter, si ripeteranno incontinuazione. Per questa estate, inoltre, abbiamo previsto unprogramma intensissimo di immersioni in Italia e in Europa. Per ilresto, chi già possiede il brevetto e vuole entrare nel team è ilbenvenuto''.''La nascita del gruppo di immersioni subacquee di CasaPound Italianon può che renderci orgogliosi - afferma il presidente di Cpi Gianluca Iannone - Lo sport riconcilia con la vita mentre la drogarovina l'amicizia. In questo senso, l'attenzione che il nostromovimento dedica allo sport trova le sue ragioni piu' profondenell'ottica del superamento gioioso e consapevole dei propri limitifisici e mentali, ma anche nella necessità di incanalare in manierapositiva le energie di ciascuno e di evitare derive individualiste enichiliste. Per il resto, anche per questa iniziativa, come per tuttele altre lanciate da Cpi nei più disparati settori della vita sociale,dalla medicina alla musica, l'obiettivo è stimolare la piu’ ampiapartecipazione possibile, al di là delle più o meno sviluppateattitudini sportive e delle appartenenze politiche di chi vorrà farequesta esperienza''.

mercoledì 24 marzo 2010

Blocco Studentesco Università propone il portale universale interattivo


Questa mattina gli aderenti al Blocco Studentesco Università hanno effettuato un volantinaggio presso l’ateneo di Fisciano per chiedere una burocrazia più accessibile e funzionale.“La nostra proposta- afferma il direttivo universitario- è quella di creare un portale universale interattivo in modo che gli studenti possano evitare di perdersi nel labirinto burocratico universitario. L’università deve essere funzionale e interattiva, si necessita quindi della creazione di un portale interattivo universale da cui ci si possa iscrivere agli esami, scaricare tutti i moduli utili, eliminando inutili e fastidiose code agli sportelli delle segreterie, avere info sulle tasse e sugli esami sostenuti e da sostenere,accedere ai siti obbligatori dei professori in cui obbligatoriamente il docente dovrà inserire programma, materiale didattico, modalità e date d’esame.”“Tramite questo portale- prosegue il direttivo universitario- inoltre i professori potranno mandare i voti agli studenti senza che si debba necessariamente andare a vedere le bacheche o i voti sul sito: in questo modo sarà salvaguardata anche la privacy dello studente che riceverà solo il proprio voto sulla mail personale.”

mercoledì 10 marzo 2010

Blocco Studentesco Università per il Progetto Piattaforma


Questa mattina i militanti del Blocco studentesco Università hanno svolto un volantinaggio presso l’ateneo di Fisciano per presentare il “Progetto Piattaforma”.
“I corsi- afferma il direttivo universitario- devono avere una funzionalità di avviamento e introduzione alla conoscenza generale della materia. I corsi devono prevedere gruppi non superiori alle venticinque unità, nei quali gli studenti tramite relazioni, ricerche personali e discussioni aperte possano partecipare attivamente allo svolgimento delle lezioni, evitando così i soliloqui ex cathedra dei professori. Se l’università è veramente fatta per gli studenti, allora deve anche essere fatta dagli studenti, i veri protagonisti della vita universitaria.”
“In questo modo- prosegue il direttivo interprovinciale- i corsi monografici possono essere il ponte tra il mondo dello studio e quello del lavoro, se sono finalizzati all’applicazione nell’ambito degli sbocchi lavorativi di ciò che il corso di studi offre. Ovviamente questi seminari-laboratori devono essere obbligatori e non facoltativi, ossia debitamente e organicamente inseriti nell’offerta cfu. I ricercatori più giovani e meritevoli, invece di essere sottomessi e mortificati portaborse dei professori ( cosa che spesso accade), devono avere il diritto e la possibilità di svolgere propri seminari, affinché siano in grado di misurare le proprie capacità e di mostrare il proprio valore. Il nonnismo accademico deve cessare, il futuro appartiene ai giovani, i quali hanno il diritto di costruirselo e il dovere di costruirselo!”.

lunedì 8 marzo 2010

Escursione del Blocco Studentesco Avellino


Venerdì sera in contemporanea con il primo aperitivo culturale organizzato dagli attivisti dell’associazione di promozione sociale Avellino Non Conforme, legata a CasaPound Italia, la neve ha fatto ritorno in città.
Vedere le strade cittadine, le auto, i monumenti coperti da una soffice coltre bianca, che attenua tutti i rumori, rendendo surreale lo spettacolo cittadino, è sempre emozionante.
Purtroppo, la città dopo il risveglio, nonostante lo spettacolo che la natura ha regalato, deve riprendere la piatta routine quotidiana;
Tuttavia, la voglia di esplorare la montagna ha preso il sopravvento sui militanti Irpini che, dopo un rapido giro di telefonate zaino in spalla e scarponi ai piedi, sono partiti in direzione della vicina Montevergine.
Dopo aver raggiunto il Santuario della Madonna di Montevergine, è cominciata la vera e propria escursione. Il gruppo si è immerso negli innevati boschi di faggi e dopo aver superato alcuni affioramenti calcarei, ha conquistato il punto panoramico più alto ad una quota di 1441 metri s.l.m. che domina tutta la vallata circostante.
La volontà di proseguire il cammino si è dovuta arrestare solo dinanzi alla fitta neve che ha reso difficoltoso proseguire.
Questo slancio verso la natura è importante e vitale per i militanti che vogliono disintossicarsi dalla vita borghese, schiava delle comodità.
Proprio in questi giorni l'associazione ufficializzerà la nascita del gruppo escursionista campano de "la Muvra", organizzazione che darà la possibilità alla gioventù amante della natura di spogliarsi dal ritmo frenetico dei nostri giorni per riassaporare il gusto dell'avventura.